Scritture #59
Pagine: 377
ISBN: 9788869742798
Pubblicazione: 3 settembre 2020
€ 19,00
Quella dell'argento è la via su cui è incamminato ognuno di noi. Al suo posto, all'opposto di tutto, c'è la via di Marietta. Aristocratica e plebea, filantropa e misantropa, ascetica e materialista, colta. primitiva, senza più riferimenti nella storia umana, Marietta esprime la radice inespressa di ciò che ci guida e ci alimenta e a cui vanamente tentiamo di sfuggire. Nella sua scelta di vita non c'è più alcuna aspirazione oltre i valori più elementari, tutto nasce e rinasce di continuo nell'immanenza delle leggi di natura, l'unica realtà nella quale le riesce di trovare se stessa. In questo suo ordine sovrano, avamposto di un mondo alternativo, ignaro delle abitudini che ci legano all'oggi e al domani, non c'è bisogno di opporsi alle conquiste o ai fallimenti della civiltà. L'intera storia degli uomini, a cominciare dal rapporto con il cibo e il sesso, nasce contro natura, tutta la scienza per contrastare e limitare le forze che regolano il mondo. Inutile dirsi progressisti o conservatori, moderni o antichi, evoluti o barbari, a favore della crescita o della decrescita, dell'ecosistema o delle risorse del pianeta. La natura risolverà tutto da sola fino al suo scopo finale: liberarsi di noi per sempre. Di tutta la cultura umana Marietta salva solo le sonate di Domenico Scarlatti e le antiche tradizioni popolari sarde, la voce di Maria Carta, i libri ricamati di Maria Lai. Nella sua insondabile ambiguità di carattere, con cui le riesce di essere sempre totalmente dentro e fuori del sistema, l'utopia della comunione con l'ordine eterno di tutte le cose diventa la nuova e la sola realtà. Il progresso, la crescita, il benessere, ogni possibile cambiamento diventano al contrario la più assurda forma di realismo, il più assoluto nonsenso.
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