Daniele Gorret
Daniele Gorret nasce ad Aosta nel 1951. Esordisce come narratore nel 1984 con “Sopra campagne e acque” (Guanda) cui farà séguito una quindicina di testi in prosa fra i quali “All’Occidente inargentato” (Il lavoro editoriale, 1987), “Avventure di vita e avventure di morte di Silvano Ligéri” (Manni, 1998), “Eventi in un giorno di Emilio Tissot” (Mobydick, 2000), “Malattie infantili di Anselmo Secòs” (Pendragon, 2010). Con Pequod pubblica i due successivi romanzi dedicati al personaggio di Anselmo (“Errori giovanili”, 2015, e “Disinganni senili”, 2018, premio Città di Grottammare). Per lo stesso editore è uscito, più recentemente, il volume de “Le contemplanze” (2021).
Negli ultimi anni sono apparsi anche i suoi libri in versi fra i quali “Ballata dei tredici mesi” (Garzanti, 2003), “Compendio di Retorica” (Campanotto, 2008), “Che volto hanno” (LietoColle, 2011, Premio Il Meleto-Guido Gozzano), “Quaranta citazioni per Anselmo Secòs” (LietoColle, 2015, Premi Carducci e Rubiana-Dino Campana), “Amaro sol per voi m’era il morire” (Raffaelli, 2017), “Carni” (Pequod, 2021), “Raccolta degli elogi” (L’arcolaio, 2022), “Dalla vita” (Ronzani, 2023) e, per Einaudi, “Reliquie” (2023).
È autore di testi teatrali e studioso dell’Alfieri cui ha dedicato due saggi.
Ha tradotto da Sade, Céline, Gide, Ponge, Caillois, Malraux, Blanchot.