Scritture #69
Pagine: 184
ISBN: 9788869742415
Pubblicazione: 11 marzo 2021
€ 18,00
“Altrove” è la storia di una storia, la narrazione del processo stesso di una narrazione, un racconto che insegue e riflette su se stesso, dalla propria genesi sino alla parola fine, parola dopo parola, pensiero dopo pensiero, attimo dopo attimo. Suo perno centrale è Matijas, personaggio fittizio creato dall’inquieto narratore come un ubbidiente burattino, così da poterlo muovere per le strade di quel mondo immaginario che egli si vede nascere e sviluppare in tempo reale davanti agli occhi. Un burattino, però, di cui perde ben presto il controllo, così che la storia finisce per scivolare sempre più nel caos e nell’anarchia retta dai suoi stessi personaggi, al di là di ogni possibilità di interpretazione o dell’affibbiazione di un significato definitivo. Importanti analogie sembrano però legare indissolubilmente – spesso quasi a sovrapporre – il narratore al suo recalcitrante personaggio. Da una parte, un eguale sentimento di oppressione e un desiderio di fuga da una realtà giudicata insufficiente e insoddisfacente. Dall’altra, una cieca obbedienza ad uno stimolo naturale che spinge entrambi verso una dimensione altra, ideale, un altrove a cui entrambi sentono di appartenere senza avervi mai messo piede e della cui esistenza non sono nemmeno certi. Lo stesso altrove che sembra a più riprese fare intromissione nel mondo narrato, in un gioco di continui slittamenti e sovrapposizioni tra dimensioni diverse; quell’altrove che il romanzo stesso, grande calderone che accoglie e rimescola ogni realtà possibile ed impossibile, si rivela infine essere.
“Scrivere tutto, scrivere tutto così come viene. Scivolare con la mente in altre dimensioni, altre grandezze di realtà. Altrove, bisogna sapersi pensare altrove.”
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